Durante la gravidanza il massaggio prenatale dona benessere a mamma e bambino.
Alcune donne temono il massaggio durante la gravidanza. Il massaggio prenatale, al contrario, praticato da professionisti, viene sempre più consigliato da ginecologi ed ostetriche ed è specificatamente studiato per le donne in dolce attesa .
Invito tutte le mamme in attesa ad lasciar trascorrere i primi tre mesi di gravidanza prima di farsi massaggiare, per prudenza, anche se si può effettuare un massaggio dal primo al terzo mese di gravidanza, ma in questo caso solo avendo chiesto il parere scritto del proprio medico di fiducia.
Donarsi una coccola, una attenzione, un momento di relax durante il periodo della gravidanza è un dovuto gesto di amore non solo verso se stessi, ma anche verso il nascituro. Anche quando tutte le attenzioni sono per il bambino in arrivo una gentile attenzione e cura nei confronti della mamma si trasforma in un salutare e benefico aiuto psico-fisico nel portare a termine felicemente la propria attesa.
Il massaggio prenatale aiuta a ridurre l’ansia e lo stress durante la gravidanza perché provoca una diminuzione della produzione di noradrenalina e di cortisolo (ormoni produttori dello stress), tonifica i muscoli della colonna vertebrale riducendo il mal di schiena e dona sollievo dalla fastidiosa pesantezza delle gambe.
Quale tecnica di massaggio è più indicata?
Il massaggio prenatale con azione linfodrenante è la tecnica più appropriata durante la gravidanza.
Il Massaggio Thailandese ha origini millenarie ed è stato tramandato a noi fino ad oggi. Chi riceve questo massaggio intraprende un intenso e benefico viaggio dove passato e presente di fondono nel punto di congiunzione tra il proprio corpo e la propria coscienza. L’energia sottile che scorre sulla propria pelle, sui propri muscoli e articolazioni viene lavorata ad arte e liberata, nel suo fluire, dalla sapienza di manovre e tecniche tramandate da culture antiche e dall’attuale azione del massaggiatore.
Il Massaggio Thailandese non è solo una applicazione meccanica di tecniche, bensì trasmette profondo benessere e rilassamento proprio perché ogni gesto ha una origine spirituale intessuta di esperienza. Ogni precisa manovra ha il potere di risvegliare l’intelligenza di autoguarigione del corpo e dello spirito. Tutti i massaggi sfruttano il movimento per comunicare con il nostro Profondo, non dimentichiamo mai che muscoli, articolazioni sono “movimento” armonico, sincronizzato, cooperativo ed equilibrio costante tra muscoli agonisti e antagonisti e sinergici sotto il costante controllo della nostra mente conscia ed inconscia, tutto è misura e bellezza.
Secondo una leggenda il padre fondatore del Massaggio Thailandese fu Jivaka Kumar Bhacca (Shivago Komarpaj), amico di Gautama Buddha e medico personale dell’ordine di primi monaci buddisti dell’India del Nord e del re Bimbisara. Grazie agli scambi culturali e commerciali tra India e Cina, il Massaggio Thailandese ha integrato nell’arte delle sue tecniche la sapienza della cultura Ayurvedica, della Medicina Tradizionale Cinese e della Agopuntura.
Il Massaggio Thailandese contiene, infatti, una grande ricchezza di tecniche come digitopressione / riflessologia, pressioni palmari lente e ritmiche, esercizi di stiramento e allungamento dei muscoli (Stretching/Yoga passivo). Queste non sono solo tecniche, ma gesti amorevoli infusi di sapienza spirituale orientale. Tecnica e spiritualità non sono mai separati nel Massaggio Thailandese, il suo fine: riattivare l’armonia e l’equilibrio dell’Energia Vitale nel corpo, nella mente e nello spirito. Spesso amo accompagnare il ritmo del massaggio con la musica ed il canto dei mantra.
Il Massaggio Thailandese percorre tutti i Meridiani o canali energetici (“Prana Nadi”) del corpo, chiamati “sen“. Sebbene si pensa esistano 72.000 “sen“, nel Massaggio Thailandese ne vengono utilizzati solo 10 e sono del tutto sufficienti a trattare esaustivamente tutto il corpo.
I benefici del Massaggio Thailandese
Il Massaggio Thailandese attiva la circolazione sanguigna e linfatica, rafforza le difese immunitarie, scioglie le articolazioni, tonifica il muscoli ed è benefico contro i dolori muscolari e articolari, migliora la postura, libera la mente e ottimizza le funzionalità del sistema nervoso, è efficace contro la cervicale e l’insonnia, toglie i blocchi energetici, facendo fluire la vita nei percorsi del corpo umano come un “vento benefico e ristoratore” (“la porta dei venti”).
Non è proprio della nostra cultura occidentale immaginare il corpo umano percorso da canali energetici, eppure lavorare sui “sen” provoca risultati impensabili anche per la medicina convenzionale.
Il Massaggio Thailandese percorre questi canali per togliere i blocchi di energia causati da stress fisico, mentale ed emotivo accumulati nel corso della vita e non corrispondenti alle reali esigenze del nostro Sé interiore. Quando un blocco impedisce lo scorrere fluido del “Prana“, tale condizione preannuncia il sorgere di una possibile malattia. In tal senso, il Massaggio Thailandese diviene anche una forma di prevenzione contro le malattie. C’è una profonda interconnessione tra stress psichico e tensioni muscolari perché inter-comunicano attivamente e sinergicamente all’interno dell’unica rete neurale del nostro corpo. Bastano frustrazioni, delusioni, violenze e aggressioni subite, incomprensioni, compromessi mal accettati, litigi,relazioni difficili e complesse, sottomissione, sentimenti come rabbia, sfiducia, senso di miseria, mancanza di stima, insicurezza sul futuro, dolore interiore, senso di mancanza e abbandono, tristezza, tutte cose che cozzano contro quello che vogliamo essere e contro la qualità di vita che desideriamo per noi e per gli altri. Tutte queste cose, se durano nel tempo, bloccano la nostra energia, generano programmi mentali che hanno il potere di deviarci dal nostro progetto di vita ed infine producono malattia.
Il nostro corpo non mente e ci parla attraverso le sue tensioni, i suoi malesseri, i suoi dolori, le espressioni di malattie psicosomatiche. Nei suoi modi ci avverte della perdita di vitalità ed energia. Le funzioni degli apparati del nostro organismo “vivente”, quando c’è un equilibrio energetico infranto, diventano o “ipo” per il fluire di poca energia o “iper” per il fluire di troppa energia, sono in sofferenza.
Ritrovare il benessere significa riportare corpo, mente e anima alla loro reciproca relazione di sincronicità, armonia ed equilibrio.
Massaggio Thailandese e Intenzione.
Nel Massaggio Thailandese troviamo un ulteriore elemento importante richiesto sia a colui che effettua il massaggio, ma anche a colui che lo riceve: l’ intenzione.
Si tratta di un atteggiamento interiore (in Pali chiamato: “Metta”), un sentimento intriso di “amore incondizionato” verso di sé e gli altri.
Un suggerimento:
“Ogni volta che vi fate massaggiare, formulate dentro di voi una precisa “intenzione” e mantenetela desta e certa nel cuore, come una fede cieca”.
Usate e liberate la vostra immaginazione interiore, per focalizzare la vostra intenzione, una idea positiva e chiara, purificata da ogni traccia di negatività. Attraverso tale intenzione evocate ai vostri occhi interiori il meglio di quello che volete essere con tutto voi stessi, senza lasciarvi condizionare dalla mente razionale che limita o boicotta la vostra intenzione come assurda o irrealizzabile.
Per esempio: se avete mal di schiena, immaginatevi come sareste senza quel mal di schiena e cosa fareste di utile per voi mentre ora ve lo sta impedendo, immaginatelo “come se” ora già foste liberati da quel mal di schiena.
Come viene effettuato il Massaggio Thailandese
Diversamente dagli altri massaggi occidentali il Massaggio Thailandese può essere ricevuto da vestiti, (una tuta di cotone, maglietta e calzini leggeri), non si fa uso di olio.
Non ci si distende su un lettino da massaggio, ma bensì su un tappetino chiamato “Futon” o “Tatami”, questo per permettere il contatto con la “Terra” ed il massimo radicamento con le energie.
L’operatore professionista si sposterà su tutti i lati del materassino scegliendo e applicando le tecniche più utili per il benessere della persona.
Tale massaggio infatti è ricchissimo di tecniche, praticarle tutte richiederebbe svariate ore e ciò sarebbe impossibile, una scelta oculata fatta dall’operatore è la via migliore per ottenere il massimo del risultato.
La durata del massaggio può variare dall’ora e mezza fino alle due ore.
Il Massaggio Thailandese è un massaggio vigoroso e dinamico, il corpo viene dolcemente e progressivamente allungato, stirato e manipolato in modo gentile e coordinato con mani, pollici, gomiti, avambracci, ginocchia, piedi. Esso, pertanto, chiede una serena e rilassata interrelazione tra massaggiatore e massaggiato, anche nel ritmo del respiro.
Avvisare sempre l’operatore se si hanno disturbi cardiaci, ipertensione arteriosa, vene varicose, problemi intestinali, disturbi gastrici, malattie cutanee, esperienza tumorale, osteoporosi, se si è in stato di gravidanza, se si fa uso di alcool e droghe. Non nascondete mai nulla, confidatevi con l’operatore come da un medico perché è chiamato a prendersi cura di voi.