Tutti noi mettiamo in relazione il massaggio con i muscoli del corpo umano, per questo andiamo da un bravo massaggiatore perché sappiamo che può aiutarci a risolvere una disfunzioni muscolare che ci arreca fastidio.
Quando siamo dal massaggiatore diciamo: “Penso di avere una contrattura qui…; non riesco a fare questo movimento…; sento tensione in una zona del corpo …; ho passato un periodo assai stressante e desiderio un massaggio rilassante…;
Chi ha conosciuto l’importanza del massaggio per risolvere un fastidio muscolare e si prende cura del proprio benessere, non ci pensa due volte per prendere un appuntamento dal proprio massaggiatore di fiducia e fa bene, perché aspettare spesso significa trasformare la causa di quel dolore in in una cronicità, solo per aver lasciato trascorrere il tempo e non averci dato il peso che meritava.
Oggi ti voglio svelare una cosa che ancora pochi sanno:
i muscoli sono solo la copertura esterna di ciò che si trova all’interno del corpo umano, essi stanno a protezione di tutti gli organi interni, quelli viscerali, quelli vascolari e quelli ghiandolari.
Un bravo massaggiatore sa bene che lavorando con le giuste tecniche sulla superficie di copertura del corpo umano si può lavorare sugli organi fasciali interni. Un massaggio specifico certamente può aiutare la peristalsi degli organi interni e arrecare loro benessere.
Prova ad immaginarti il corpo di una persona in piedi suddiviso in 5 cilindri:
- Il primo cilindro: la testa,
- Il secondo cilindro: il collo
- Il terzo cilindro: il torace
- Il quatro cilindro: l’addome
- Il quinto cilindro: la pelvi.
Ogni cilindro, al suo interno, ha precisi organi viscerali, vascolari e ghiandolari.
Lavorando su ognuno di questi 5 cilindri, è possibile intervenire sugli squilibri degli organi interni contenuti in ogni cilindro.
L’involucro esterno della parete di copertura del corpo umano nei suoi cinque cilindri è dato dalla cute, dai muscoli e dalle aponeurosi sottostanti e creano quello spessore protettivo da possibili urti o botte che accidentalmente possiamo prendere, salvando così gli organi interni.
Se osserviamo con attenzione ogni cilindro, lo puoi notare da te, la superficie esterna del cilindro ha la parete posteriore più solida, più dura, più resistente della parete anteriore, questa, infatti, è più elastica, tenera e mobile.
Siamo fatti proprio così: se ti tasti il collo nella sua parte posteriore oppure la schiena, senti al tatto tutta la sua compattezza, ma se metti il palmo della mano sulla parte anteriore del collo, del torace e della pancia, ti accorgi al tatto come questa, diversamente, risulta più tenera. Non solo, si muove.
È sufficiente inspirare un po’ d’aria che tutto si gonfia come un palloncino, grazie ai polmoni. Tu stesso avrai notato più volte, quando lo stomaco o l’intestino non funzionano correttamente perché sono in squilibrio, gonfiano la parete esterna anteriore nel tratto del corpo in cui sono contenuti. Gli organi interni esercitano una pressione sui muscoli che li circondano cosicché l’addome e la pancia cambiano il loro volume quando l’organo si gonfia e tu provi una fastidiosa sensazione.
Quali organi fasciali trovano la loro localizzazione al di sotto questo strato di copertura fasciale, sotto i muscoli?
Quali organi specifici si collocano all’interno dei cinque cilindri?
Sotto il CILINDRO DEL COLLO. oltre ai muscoli del collo e alle vertebre cervicali su cui i muscoli traggono origine e inserzione, sono custoditi e protetti:
- gli Organi Viscerali: la Laringe, la Faringe, la Trachea,
- gli Organi Vascolari: la Vena Giugolare,
- gli Organi Ghiandolari: la Tiroide e le Paratiroidi.
Sotto il CILINDRO DEL TORACE troviamo:
- gli Organi Viscerali: la Trachea, i Bronchi, Polmoni,
- gli Organi Vascolari: il Cuore e Vasi
- gli Organi Ghiandolari: il Timo e il Pericardio
Sotto il CILINDRO LOMBARE troviamo:
- gli Organi Viscerali: Cardias, lo Stomaco, il Piloro, il Duodeno
- gli Organi Vascolari: l’Aorta lombare e i Reni
- gli Organi Ghiandolari:il il Pancreas, il Fegato e i Surreni
Sotto il CILINDRO DELLA PELVI troviamo:
- gli Organi Viscerali: l’Intestino Tenue, Crasso, Sigmoideo e Retto
- gli Organi Vascolari: i Vasi Iliaci, gli Ureteri e la Vescica
- gli Organi Ghiandolari: le Gonadi, la Prostrata e l’Utero
Tutti questi organi (Viscerali, Vascolari e Ghiandolari) non solo degli oggetti inanimati, al contrario si muovono e il loro movimento crea delle variazioni di pressione interna che impattano contro la parete esterna del cilindro che li contiene e cioè i muscoli. Il muscolo risente della disfunzione interna di un organo perché ne percepisce una maggiore pressione non fisiologicamente naturale. Ma è vero anche il contrario.
Cosa accade se il muscolo è contratto? Esso diventa rigido e meno disposto al movimento.
Gli organi interni se ne accorgono e iniziano a soffrire perché nel loro movimento di espansione sentono la resistenza esterna di quel muscolo contratto che da morbido diventa duro e rigido. L’organo interno si trova così a urtare contro questa rigidità, ogni volta che compie il suo fisiologico movimento.
Un muscolo contratto nel tempo è facile che mandi in disequilibrio uno o più organi organi interni, così come un organo viscerale, o vascolare o ghiandolare, a causa di una sua disfunzione, può creare un cambiamento delle pressioni interne da sensibilizzare un muscolo o un gruppo di muscoli della parete esterna del cilindro dove esso è locato. In questo ultimo caso l’organo interno diventa causa di contrazione del muscolo o di un gruppo di muscoli con cui è a contatto.
Tutto il corpo umano è una sinfonia di movimenti, è tutto percorso, stimolato, vitalizzato da un ritmico armonico susseguirsi di movimenti di espansione e contrazione.
Pensiamo al sangue che circola nelle vene al ritmo del battito cardiaco: vene che si gonfiano e sgonfiano. Solo per citare la fondamentale importanza dello stimolo a livello neuronale che questi movimenti suscitano nel corpo: le valvole a farfalla, che permettono la risalita della linfa lungo il corpo, si aprono e si chiudono facendo salire la linfa, grazie allo stimolazione data dal movimento ritmico delle vene, come anche al movimento di contrazione-distensione dei muscoli.
Pensiamo ai muscoli scheletrici volontari: ogni nostro movimento nell’ambiente esterno è prodotto dalla loro contrazione e distensione all’interno del nostro corpo.
Pensiamo a tutte le peristalsi interne degli organi, come lo stomaco o l’intestino, che si muovono al passaggio del cibo mentre portano a termine la sua digestione e assimilazione.
Ma cosa succede se questi importanti movimenti fisiologici vengono impediti e limitati da resistenze?
L’impossibilità di compiere un movimento armonico provoca il disequilibrio in uno o più organi interni come anche la rigidità di organi interni procura il disequilibrio nei muscoli striati.
Cerchiamo di capire meglio e con questo iniziamo a comprendere tutta l’importanza del massaggio miofasciale.
Tutti muscoli al loro esterno e i legamenti e all’interno di ogni muscoli tutte le fibre muscolari che li costituiscono, sono avvolti protetti e contenuti da delle “fasce”. Le fasce sono come dei sacchettini da congelatore sottovuoto che avvolgono con cura il loro contenuto, le “fasce” costituite da tessuto connettivo avvolgono singolarmente anche tutti gli organi.
Queste fasce non solo avvolgono organi e muscoli, ma aiutano e lubrificano il loro movimento. Fascia contro fascia scivolano tra loro come se fossero oliate (acido ialuronico) rendendo tutti i movimenti del corpo fluidi. Pensa al motore di un’auto se non avesse più olio, o un olio scadente, i cilindri del motore si ingrippano,
Immagina un pezzo di legno e un pannello di compensato composto da più strati, il pezzo di legno è duro e rigido, il compensato invece permette un minimo scivolamento di uno strato sull’altro permettendo così lo scorrimento delle varie superfici e quindi si incurva senza rompersi.
Le fasce quando sono fluide permettono a muscoli e organi interni la libertà del loro movimento, e qui la magia: tutti i diversi movimenti interni al corpo umano attraverso le fasce si regolano tra di loro e ritrovano sempre nuovi equilibri dinamici.
Quando un organo o un muscolo ha una disfunzione, la fascia diventa densa e perde la sua fluidità. Di conseguenza non scivola più fluida sulle altre come dovrebbe ma si irrigidisce densificandosi, divenendo così meno elastica. Il libero e armonico movimento interno degli organi viene limitato ed ecco dolore, gonfiamenti e vari tipi di sensazioni sgradevoli.
Queste fasce hanno tutta una loro complessa architettura, sono ancorate alla parte posteriore del cilindro perché è la più solida e robusta ma avvolgono tutto il cilindro sia nella sua parte anteriore che posteriore, non solo sono tra loro collegate.
Che cosa fa un massaggio fasciale:
Posso descriverlo con una immagine: vi ricordate le marionette? Queste vengono mosse da dei fili collegati alla bravura del burattinaio che li muove. Le fasce collegano tra loro organo e muscoli come i fili di una marionetta. In breve, un massaggiatore può essere come un mastro burattinaio che sa trattare punti precisi della parte esterna del cilindro come a muovere i fili collegati alle fasce di copertura, egli riesce a stimolare la fisiologica fluidità delle fasce e portare benessere allo squilibrio interno che faceva soffrire un organo interno.
Questa è la Magia del Massaggio Miofasciale.
la sua descrizione chiarissima e alquanto affascinante mi porta a chiederle: esistono indicazioni sulle modalità di massaggio eseguito sull’organo associato al muscolo?
La ringrazio.
Cristina
Buongiorno Cristina. La invio agli studi e libri editi sul sistema fasciale di Luigi Stecco.
Cordiali saluti
Pierluigi