Il diaframma polmonare è un muscolo fondamentale per una vita salubre e vitale.
Respirare bene e correttamente è un toccasana per la nostra vita.
La respirazione è prodotta da un movimento muscolare automatico ed inconscio del corpo umano. Per tale motivo non prestiamo la giusta attenzione e cura alla nostra personale respirazione.
Chi pratica ordinariamente yoga, sport, canto, meditazione o suona uno strumento a fiato ha imparato di necessità a valorizzare la propria respirazione e conosce l’apparato respiratorio.
Quando inspiriamo non immettiamo aria nei polmoni come se la ingerissimo, come di solito si pensa. In realtà questo processo è prodotto dal movimento del diaframma polmonare e causa l’aumento di volume dei polmoni. L’aumentare dello spazio vuoto attira dall’esterno un volume d’aria corrispondente a quello che si è liberato all’interno dei polmoni.
Che cosa accade quando questo movimento del diaframma polmonare è ridotto?
Noi andiamo ad utilizziamo al minimo il volume d’aria naturale che i nostri polmoni sono predisposti ad accogliere. In altre parole, non abbiamo una corretta respirazione.
Quando decidiamo di prendere coscienza della nostra respirazione, di solito facciamo una non piacevole scoperta. Ci accorgiamo di utilizzare solo una piccola parte della capacità dei nostri polmoni.
Invece di respirare, come si dice, “a pieni polmoni”, gonfiamo d’aria solo una piccola parte dei polmoni, quella superiore corrispondente alla zona pettorale. È possibile prendere coscienza del nostro modo abitudinario di respirare semplicemente ponendo il palmo della propria mano prima sul torace e poi sull’addome. In tal modo ci accorgiamo da noi stessi del grado di estensione polmonare della nostra respirazione e verifichiamo se la nostra respirazione è limitata al solo torace o è diaframmatica.
Una naturale respirazione utilizza tutto il polmone. I bambini, non ancora stressati, ci possono fare da maestri per una corretta respirazione, osserviamoli!
Noi, al contrario, conduciamo una vita sottoposta a stress, viviamo le nostre giornate di corsa, con la testa piena di preoccupazioni e impegni, molte ore le trascorriamo seduti in ufficio o in macchina.
Il risultato: la nostra respirazione tende ad atrofizzare non solo il movimento, ampio e naturale, del diaframma polmonare e a ridurre la quantità di aria nei polmoni, ma snaturalizza tutto il processo fisiologico legato alla respirazione.
La riduzione della funzione principale della respirazione va a inibire all’interno al corpo sia il giusto apporto di ossigeno e di energia vitale, sia la corrispondente espulsione di anidride carbonica, tossine e negatività.
Educarci ad una corretta respirazione ci dona al contrario relax, calma, sincronia, capacità di affrontare con coraggio, ponderatezza e gioia la vita.
Impariamo ad “ascoltare” il nostro corpo respirare. Proviamo a percepire, anche tramite l’immaginazione, l’intero processo di inspirazione e espirazione, non solo a livello di polmoni ma tutto l’intero interscambio di ossigeno e di energia vitale che avviene in ogni cellula del nostro corpo.
Come abbiamo detto, il diaframma polmonare è il muscolo preposto a produrre il movimento dei polmoni. Esso si colloca come divisorio tra i polmoni nella cassa toracica e le viscere nella zona addominale. Il corretto e pieno movimento del diaframma dona tono e salute a tutto il corpo. Non solo permette la respirazione, ma esprime un ritmo e massaggia gli organi interni.
Il riempimento di aria dei polmoni avviene dopo che il diaframma da una posizione a forma di cupola (estensione nella parte superiore della gabbia toracica) produce una riduzione del volume dei polmoni (espirazione). Si passa così alla posizione opposta quando il diaframma polmonare si abbassa creando un aumento del volume dei polmoni. Il vuoto di pressione che si viene a creare richiama all’interno dei polmoni un corrispondente volume di aria fresca ricca di ossigeno (inspirazione), visibile dal conseguente rigonfiamento della zona toracica ed addominale.
Se il rigonfiamento accadesse solo nella zona toracica, il movimento del nostro diaframma polmonare sarebbe assai ridotto e di conseguenza anche la nostra respirazione non sarebbe corretta.
Che cosa potrebbe accadere quando non utilizziamo correttamente per un lungo periodo il nostro diaframma?
Un uso ridotto, minimo e non naturale, prolungato nel tempo, del nostro diaframma potrebbe ingannare le Cellule Fusiformi. Queste sono incaricate a monitorare il corretto uso dei muscoli del corpo umano. Una non corretta mobilità del diaframma polmonare potrebbe essere interpretata in modo errato, come se fosse in atto una possibile anormalità. Le Cellule Fusiformi, allarmate da questo comportamento, informano il sistema neuromuscolare. Di conseguenza il diaframma polmonare viene posto in convalescenza prolungata. È come il diaframma se si trovasse in uno stato iperprotettivo senza una giusta causa, come accade per una reale lesione muscolare. Questa azione protettiva del Sistema Nervoso è posta in essere per proteggere il muscolo e facilitare il suo recupero.
Frank Mahony, kinesiologo e ricercatore statunitense scomparso in Germania nel 1995, fondatore di Hyperton-X, ha a lungo studiato il fenomeno della ipertonicità muscolare, migliorando la performance di molti atleti di basket, tennis, volley, corsa.
Da che cosa si riconosce un muscolo ipertonico?
- Dal dolore,
- dalla ridotta estensione di movimento,
- dalla sua debolezza, come se fosse privo di forza, pigro.
In breve, un muscolo ipertonico non è in grado di svolgere in pienezza la sua corretta e naturale funzione, delegando ad altri muscoli i propri compiti.
Ci colpisce un fatto:
la stragrande maggioranza delle persone che si sottopone al test di ipertonicità del diaframma polmonare risultano positivi.
Quasi tutti, anche coloro che praticano sport in modo agonistico, convivono con un diaframma polmonare ipertonico senza saperlo.
Chi crede di usare appieno il proprio diaframma può soffrirne. Non basta aver corretto la propria respirazione diaframmatica, se permane attiva una certa memoria neurale di ipertonicità muscolare.
Utilizzare la piena potenzialità di estensione e contrazione del diaframma polmonare è avere una marcia in più. Non solo miglioriamo le potenzialità fisiche del nostro corpo, ma ridiamo pienezza di vitalità e benessere a tutto il nostro organismo.
A chi è maggiormente indicato il riequilibrio del diaframma polmonare?
Genericamente a tutti. Il riequilibrio del diaframma polmonare è, tuttavia, particolarmente indicato per tutte le persone che svolgono quelle attività nelle quali tale muscolo svolge una fondamentale funzione.
- Chi pratica sport, particolarmente negli sport dove è richiesto un significativo grado di concentrazione (tiro con l’arco, al piattello etc.),
- chi esercita arti marziali,
- chi usa il diaframma per il canto,
- chi suona uno strumento a fiato,
- chi pratica escursionismo,
- chi va in palestra, in piscina, a danza…
Al Kinesiologo professionista bastano solo pochi minuti per testare l’esistenza di questa ipertonicità. Altrettanti pochi minuti servono a correggere questa falsa informazione neuro-muscolare senza creare alcuna sofferenza al soggetto.
L’effetto è visibile e immediatamente percepibile. Si rimane sorpresi da come, dopo il riequilibrio, si percepisce subito un evidente miglioramento della capacità respiratoria. Alcuni hanno perfino la sensazione fisica di sentirsi più leggeri, quasi di volare.
Per informazioni o per il riequilibrio del diaframma polmonare scrivetemi.