Il rischio contrattura si definisce quando andiamo a sollecitare meccanicamente oltre il limite di sopportazione un muscolo o un gruppo di muscoli.
La contrazione è un fenomeno naturale in risposta all’eccessivo carico esercitato su un muscolo o gruppo muscolare i quali ad un certo punto sono indotti a contrarsi involontariamente. Si innesca un meccanismo di difesa provocato da sensori neurali presenti nei muscoli, i quali avvisano il cervello del superamento del limiti di sopportazione con la conseguente improvvisa reazione della contrazione di quel muscolo specifico. É come se fosse stato messo per un po’ in stand-by.
Sono a rischio contrattura praticando sport quando:
- non c’è un allenamento adeguato
- non viene eseguita una attività di preriscaldamento sufficiente
- non ho una postura corretta
- non ho fatto una sufficiente pausa di recupero tra due allenamenti
- la mia preparazione fisica non era idonea o sufficiente
- i miei muscoli sono deboli
- sono presenti problematiche articolari
- sono scoordinato nei movimenti;
- ho potenziato i miei allenamenti in maniera non adeguata ed improvvisa
- vivo una eccessiva tensione emotiva;
- a livello fisico ho subito una distorsione
- sollevo molti pesi
Sono a rischio contrattura non praticando sport quando:
- svolgo attività pesanti
- conduco una vita sedentaria
- soffro di obesità
- sono soggetto a difetti posturali
- ho gli arti asimmetrici
- porto a termine una gravidanza
- non sono vestito a sufficienza e patisco uno sbalzo termico
- sono colpito da tetano, peritonite, intossicazioni e patologie del sistema nervoso.
Sfatiamo un modo di pensare insano e scorretto:
Il massaggio sportivo e decontratturante non riguarda solo
gli atleti professionisti,
è vivamente consigliato
a tutti gli sportivi fino alle persone sedentarie.
È salutare fare regolarmente un check-up del proprio apparato muscolare scheletrico quando vado dal mio massaggiatore di fiducia per verificare la presenza o no di contratture e prevenire nel tempo non piacevoli sorprese.
Quali sono i sintomi che mi dicono di avere contrattura?
Chi subisce una contrattura muscolare avverte un dolore modesto e diffuso lungo l’area muscolare interessata. Questo permette fortunatamente di continuare le proprie attività avvertendo solo un po’ di fastidio, ma può trarre in inganno e far sottovalutare la contrattura ancora in corso. Dopo 8-24 ore percepisco un dolore più o meno intenso che va a scemare nei 7-10 giorni successivi. Se cerco di allungare il muscolo, esso rimane contratto. Noto una tensione muscolare e un aumento involontario del tono muscolare, del gonfiore. Il muscolo non risulta più elastico come prima e mi scopro limitato nei movimenti. Nelle fibre muscolari sono, infatti, accadute delle piccole lesioni, niente paura: queste con il riposo ed il massaggio iniziano e ricomporsi.
Quali zone del corpo sono più frequentemente soggette alle contratture?
In realtà sono molte. Massaggiando i miei clienti le incontro nella parte posteriore della coscia e sugli arti inferiori nel muscolo dei gemelli e nel soleo, nel bicipite femorale, nel sartorio e particolarmente a livello del quadricipite, nei muscoli adduttori, salendo sulla schiena i muscoli dorsali, lombari e nel trapezio.
Fortunatamente la contrattura muscolare è la forma meno grave tra le lesioni muscolari come lo stiramento muscolare o lo strappo muscolare per i quali bisogna rivolgersi al proprio medico di fiducia.
Molti sportivi dopo una contrattura notano una riduzione del grado di movimento del muscolo, come se il muscolo non riuscisse più ad offrire il grado di performance prima dell’incidente. Questo accade perché dopo un evento doloroso viene registrata dal sistema-corpo una memoria inconscia. Questa si attiva nella fase di movimento in cui si è verificata la contrattura diminuendo la forza della performance muscolare.
Oggi è possibile sprogrammare questa memoria inconscia attraverso una sessione di Kinesiologia, da me praticata, riportando la persona alla sua iniziale e naturale performance.
Consigli in caso di contrattura muscolare.
Si consiglia riposo per 3-7 giorni dicendo uno stop agli allenamenti intensivi per non peggiorare la situazione e incorrere in complicazioni indesiderate. Riposo. Farsi consigliare dal medico qualche farmaco ad hoc. Fanghi. Impacchi caldi. Cicli di allungamento e contrazione del muscolo interessato. Dopo qualche giorno dall’evento invalidante iniziare subito un salutare ciclo di massaggi decontratturanti. Una sessione Kinesiologica. Ritornando ad allenarsi si consiglia di rispettare i tempi di un riscaldamento adeguato con esercii di allungamento, stretching.
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