Il Massaggio Indonesiano delle Regine

Il Massaggio Indonesiano tra storia e cultura

Il massaggio Indonesiano origina da una tradizione plurimillenaria, tramandata attraverso la pratica e la tradizione orale. Il luogo geografico dello sviluppo del Massaggio Indonesiano si situa a nord dell’isola di Sumatra, nella città di Medan, una città di importanza commerciale che si affaccia sul mare Malese. Qui il Massaggio Indonesiano inizia a svilupparsi fin dal I sec. A.C. arricchendo progressivamente la sua pratica con sapienti contaminazioni culturali come quella araba, della Medicina Tradizionale Cinese, del Massaggio Tailandese e dello Shiatsu giapponese ed elementi del massaggio Ayurvedico.

In Italia il Massaggio Indonesiano arriva, secondo quanto pervenuto dalla tradizione orale perché non esistono documenti scritti, nello scorso secolo attorno agli anni 50. Nella sua versione originale le manovre venivano effettuate principalmente sulla schiena poiché tale massaggio veniva eseguito sul corpo della “Regina” e solo al Re era concesso contemplare  l’addome e i seni delle sue principesse. Si tramanda che venisse praticato alle principesse non scelte per la notte dal Re. Proprio per questo viene anche detto “il Massaggio delle Regine”. Nella pratica originaria tale massaggio comprendeva anche il trattamento dei cinque orifizi superiori e dei due inferiori, in occidente per ragioni culturali questa parte del massaggio non viene eseguita e si concludeva con un delicato e piacevole massaggio sul viso.

Il Massaggio Indonesiano veniva praticato sugli adolescenti a segnare il momento di passaggio alla pubertà, in quando andava anche a stimolare zone collegate alla affettività e alla procreazione senza per questo ricadere nella sfera erotica come intesa nel mondo occidentale.

Il Massaggio Indonesiano appartiene alle cosiddette “Medicine Sacre” cioè a quelle pratiche che si propongono di ricercare l’equilibrio tra Macrocosmo e Microcosmo, il massaggio ha un valore di “trattamento” e di “cura” proprio per i benefici concreti che produce nel corpo, nella psiche e nello spirito, alcune le tecniche del Massaggio Indonesiano vanno, infatti, a lavorare sui canali energetici che collegano organi e visceri principali e, in modo particolare, mirano a liberare emozioni e sensazioni.

Questo Massaggio è consigliato per tutti coloro che sono stressati e cercano di staccare la mente dalla vita di tutti i giorni, per le persone che hanno un difficile rapporto nell’ascolto del proprio corpo e delle proprie sensazioni, per chi desidera liberare le proprie emozioni, per chi ricerca un  piacevole momento di pausa e ricaricare le proprie batterie di nuova energia vitale. Il massaggio va inoltre ad attivare ed equilibrare la connessione tra i due emisferi cerebrali, quello sinistro razionale e quello destro emotivo e lavora sui due principi della filosofia cinese Yin e Yang ingenerando lì dove serve l’autoguarigione di mente, corpo e spirito

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Conoscere la Kinesiologia Cyberkinetica

La Kinesiologia Cyberkinetica è un potente strumento olistico per ottenere in modo non invasivo importanti risultati e ritrovare, attraverso il riequilibrio psico-fisico, una meravigliosa sensazione di Benessere integrale.

La Kinesiologia è una metodica diagnostico terapeutica scoperta negli anni 60 dal dr. Georg Goodheart, noto osteopata americano. Essa si basa su solidi principi di Neurofisiologia e accoglie le conoscenze della Medicina Tradizionale Cinese. Il successo che negli anni ha coronato la Kinesiologia deriva dalla sua capacità di indagare sullo stato di benessere di una persona attraverso la valutazione del tono della muscolatura scheletrica.

Ogni condizione di stress indotta nell’organismo determina una inconscia modificazione dell’apparato strutturale, posturale, dell’assetto metabolico endocrino, delle difese immunitarie, dell’aspetto psico-emozionale. Il denominatore comune di tutti questi aspetti è una misurabile variazione del tono della muscolatura scheletrica.

Attraverso il Test Muscolare Kinesiologico si è in grado di dialogare con l’Intelligenza Innata della persona e quindi di valutare, individuare ed equilibrare, attraverso la variazione inconscia e meccanica del tono muscolare, le cause più importanti di stress psico-fisico in atto.

Su quali ambiti lavora la Kinesiologia? Tantissimi:

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Perché il massaggio deve diventare una sana abitudine per il ciclista?

Ciclista e Massaggio imparano ad andare correttamente in bicicletta.

Diviene sempre più corretto e salutare per tutti i ciclisti assumere l’abitudine di ricevere un massaggio pre e/o post pedalata, non solo nel corso delle competizioni agonistiche, ma anche nel caso di pedalate amatoriali tipiche del fine settimana o tra amici.

Salire su una bicicletta e pedalare sembra sia la cosa più naturale e facile che esista, quando già da bambini abbiamo iniziato a divertirci con le due ruote. Se poi la passione prende il sopravvento, non si calcolano più le ore passate su quella sella.

Ma cosa serve il massaggio? Ti potresti domandare. È la solita pubblicità! Le mie gambe vanno lo stesso! Più pretendo da loro più poi mi danno soddisfazione.

Questo comune ragionamento risulta immediatamente esaltante nel constatare l’onnipotenza delle proprie capacità e il valore delle performance ottenute, ma alla lunga rivela una triste visione miope: solo in seguito ci si rende conto, purtroppo, dei danni fatti inconsciamente alla propria struttura fisica.

Fissare l’attenzione non solo sui km percorsi, sui record dei tempi di percorrenza, bensì su altri numeri diventa importante perché ci educa a coniugare la propria performance con la cura ed il mantenimento in salute di quella macchina perfetta che muove i pedali.

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Montagna, D.O.M.S. e massaggio

Cresce la cultura di abbinare alla “montagna” il “massaggio”.

Non sto parlando del classico massaggio “Relax” che riceviamo nelle meravigliose SPA, ma anche del massaggio “Sportivo” che possiamo ricevere anche da un bravo e competente massaggiatore del nostro paese, spendendo anche meno di portafoglio.

Sempre più persone stanno prendendo coscienza dell’importanza di ricevere un massaggio benefico come risposta equilibrata allo sforzo sostenuto per una escursione o attività sportiva in alta quota.

L’estate ci invita a stare all’aria aperta. Se molti decidono di andare al mare, altri sono attratti dalla montagna, per dedicare alcune ore o la vacanza al contatto con la natura, per ascoltare il silenzio delle vette, per respirare l’aria cristallina e fresca, per contemplare i paesaggi mozzafiato tra rocce, ruscelli e prati fioriti.

Sebbene alcuni scelgano il relax totale, facendo delle brevi e non impegnative escursioni, molte persone, al contrario, preferiscono un approccio sportivo con la montagna. C’è chi lo fa da “escursionista”, equipaggiato con scarponi da trekking, zaino con tutto il necessario per raggiungere la meta prefissata e cartina alla mano. Chi si reputa un “alpinista” puntando a vette più impegnative. Chi, ancora, si è appassionato della “arrampicata sportiva” e chi della “pedalata” su sentiero in MTB o sui tornanti dei passi di montagna, chi ricerca l’adrenalina di sport ancora più estremi.

La montagna conserva ancora una natura incontaminata da scoprire ed energicamente è in grado di stimolare nel sentire collettivo passione, senso libertà e di avventura, adrenalina, contemplazione, condivisione di conquiste e fatica, rispetto della natura e del proprio corpo, benessere.

La montagna, certamente, dona molte emozioni, ma ci chiede qualcosa in cambio. Sicuramente un significativo sforzo fisico, muscolare e aerobico e la capacità di saper adottare diverse modalità di movimenti a seconda del terreno e della pendenza, come saltare, camminare, rullare, puntare, balzare, rimbalzare, portare pesi sulle spalle, sollevare il peso del proprio corpo con mani e piedi e imparare tecniche di movimento a noi non sempre quotidiane. 

Non si può passare improvvisamente dalla sedia dell’ufficio ad una escursione di un giorno da 1000 metri di dislivello. Un minimo di allenamento e di preparazione fisica è consigliata.

La vita sociale e professionale, tuttavia, così frenetica e incastonata tra impegni, doveri e diletto, ci costringe a prendere al balzo l’invito di un amico per una avventura che poi non si ripresenterà o a non rinunciare alla proposta allettante di condividere una vetta con uno dei tanti “gruppi di WhatsApp” appassionati di gite in montagna.

Partiamo in gruppo, pronti per una nuova avventura, sicuri di ritornare a casa felici mentre dentro di noi accettiamo l’idea di sopportare nei giorni seguenti i muscoli doloranti avendo loro richiesto prestazioni atletiche sia in salita che in discesa e per diverse ore.

Perché, invece, non aiutare il nostro corpo a affrontare la fatica fisica e muscolare con un  “massaggio sportivo” adeguato alle esigenze di chi pratica la montagna?

Si consiglia di ricevere il massaggio nelle 24/48 prima come preparazione o nelle 24/48 ore successive come una “sana abitudine” per scaricare lo stress fisico accumulato.

A tutti noi è capitato di sentire, dopo una escursione, i muscoli  mantenere uno stato doloroso sopportabile ma continuo per qualche giorno. Gli strapazzi non fanno mai bene al corpo! Che messaggio mi sta lanciando il mio corpo?

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Trigger Points: cosa sono, perché non sottovalutarli.

Cosa sono i Trigger Points?

I Trigger Points (TP) sono dei piccoli punti circoscritti e ben definiti e sono caratterizzati dalla loro alta iperirritabilità. Essi si formano tra le fibre muscolari sulla banda muscolare contratta.

Possiamo giustamente tradurre il termine Trigger Points con “Punti Grilletto” perché, quando sono attivi, è sufficiente una loro leggera stimolazione perché “sparino” una chiara ed intensa sensazione di dolore, questa sensazione si propaga, per un meccanismo riflesso costante da persona a persona, su altre zone specifiche del corpo, dove possiamo percepire sensazioni di torpore, irrigidimento, calore. Queste aree di riflesso del Trigger Point vengono chiamate “aree bersaglio” (Target Areas) e possono trovarsi ben lontane dalla zona circoscritta al Trigger Point e non corrispondono alle mappa dermatomeriche.

Le zone rosse indicano dove si localizza il riflesso o il bersaglio allo stimolo del Trigger Points del Trapezio (le due crocette).

Per esempio: alcune forme di lombalgia sono provocate dalla presenza di Trigger Point nei muscoli addominali, e alcuni tipi di mal di testa sono provocati dalla presenza di Trigger Point nella muscolatura del collo. Una persona prova uno stato doloroso in una area specifica del corpo, ma la sua origine proviene da un altra area identificabile solo da un esperto in TP.

Il trattamento dei Trigger Point è doloroso?

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Il Massaggio connettivale: ottimo rimedio contro la cellulite

La cellulite va attaccata proprio dove sorge: nel tessuto connettivo.

Il massaggio connettivale si differenzia dagli altri massaggi perché va ad agire sul tessuto connettivo sottocutaneo. Questo tessuto ha il compito di collegare, sostenere, apportare ossigeno e tutte le sostanze nutritive ai vari organi del corpo, comprese le ossa, le cartilagini e i legamenti, i tendini, i nervi e i vasi sanguigni.

Questo trattamento è particolarmente indicato per tutti coloro che soffrono di cellulite.

Si tratta di una tecnica specifica e molto efficace contro gli inestetismi causati dalla cellulite  la quale va a modificare proprio lo stato del tessuto connettivo.

La cellulite è riconosciuta dai più come un inestetismo della pelle. È riconoscibile dal classico aspetto bucherellato a buccia di arancia che osserviamo sulla pelle quando la pizzichiamo tra pollice ed indice.

La cellulite è il risultato di un progressivo aumento di volume delle cellule adipose, le quali gonfiandosi poi si induriscono fino a dare origine a dei noduli fastidiosi e inestetici presenti proprio nel tessuto connettivale.

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Che cosa fa la differenza in un massaggio olistico?

La differenza in un massaggio risiede nella intensità dell’azione?

Molti clienti che incontro pensano che un massaggio, per essere efficace, debba esercitare maggiore pressione sui tessuti e debba essere svolto con più energia e velocità. Per questo motivo molti clienti preferiscono un trattamento più energico rispetto ad uno più delicato. 

La convinzione generalizzata, secondo la quale solo con le maniere forti si possano raggiungere risultati, non corrisponde al vero.

Spesso si può ottenere un effetto contrario. Le cellule, infatti, quando vengono sollecitate oltre misura, tendono a congelarsi, come se improvvisamente chiudessero la porta ad ogni sollecitazione e diventassero insensibili ad ogni stimolazione.

Accade come con le persone, alle volte si ottiene di più con la delicatezza accompagnata da decisione solo quando serve, che con le maniere forti. 

Cosa fa la differenza in un massaggio? La differenza la fa sempre l’operatore, soprattutto colui che ha ben chiaro quello che sta facendo sia a livello mentale che spirituale mentre esegue un trattamento. Leggi tutto “Che cosa fa la differenza in un massaggio olistico?”

Lombalgia acuta e cronica: le nuove linee guida americane sul trattamento della lombagia acuta e cronica.

L’American College of Physicians (ACP)

ha pubblicato el mese di febbraio 2017

le linee guida aggiornate

per il trattamento non invasivo

del mal di schiena acuto e cronico.

Otto persone su dieci soffrono di lombalgia. Si tratta di un dolore situato nella parte bassa della schiena, precisamente nel tratto lombare della colonna vertebrale.

La lombalgia viene causata spesso da un accumulo di stress meccanico e da tensione. Questo stress deriva spesso da abitudini di vita scorrette, da posture sbagliate, dal permanere per un significativo lasco di tempo in una particolare posizione, da una vita troppo sedentaria.

Il dolore, a volte acuto, è un sintomo, un messaggio che i nervi lanciano al cervello, non una patologia e provoca una limitazione funzionale del movimento.

Spesso ci si preoccupa per la manifestazione di dolore fino a livelli acuti, per fortuna ordinariamente il problema si risolve in brevissimo tempo, per altre persone, al contrario, il problema permane per lungo tempo limitando, circa una persona su 5, le attività quotidiane.

Quando accusiamo una lombalgia ci rivolgiamo subito ad un medico di medicina generale e subito chiediamo una pastiglia come rimedio contro quel fastidioso dolore.

Le linee guida americano sul trattamento della lombalgia acuta e cronica cambiano la prospettiva a cui siamo stati per educazione abituati.

Il corpo ci parla raccontando una storia

Ogni massaggio permette di fare un viaggio, attraverso il corpo, nella storia di una persona. Questo viaggiare della mani dagli arti inferiori agli arti superiori passando per l’addome e la schiena fino ad arrivare alle testa arreca salute e benefici in ogni parte del corpo. I benefici accadono non solo in superficie, a livello epidermico, ma anche in profondità in tutti i sistemi dell’organismo fino a penetrare le profondità spirituali della psiche e delle emozioni.

Ma quale storia racconta il corpo umano?

Forse non tutti lo sanno, le esperienze psico-emotive hanno la forza di trasformare la fisionomia del corpo umano rendendo visibile il racconto velato della propria storia personale, originale ed unica.

Il corpo assume, infatti, le caratteristiche e le forme esterne proprie delle emozioni e delle ferite che hanno segnato profondamente passaggi importanti della vita, in tal modo il corpo si trasforma manifestando le sue carenze, ferite e sofferenze che segnano la sua evoluzione. Alcune di queste forme rappresentano proprio degli archetipi e immagini primordiali presenti nell’inconscio collettivo, delle quali molto ha parlato lo psicologo Carl Gustav Jung. Per soddisfare la vostra curiosità vi consiglio la lettura del libro “Le cinque ferite” di L. Bourbeau nel quale, in modo evidente e piacevole, vengono raffigurate le fisionomie maschili e femminili delle persone che portano su di sé il segno visibile di una delle ferite di rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione e tradimento.

Il corpo parla attraverso i piedi.

Il racconto della storia di una persona, e ben lo sa chi pratica riflessologia plantare, viene tradotto nel linguaggio della fisionomia e delle caratteristiche tipiche del piede. I piedi non vanno subito toccati, ma osservati proprio per non contaminare quel racconto meraviglioso che contengono. Basta porre l’attenzione sul colorito, sul tono muscolare, sulla forma, sulla lunghezza delle dita, sui rossori localizzati, sulla posizione dei calli e molti altri elementi per scorgere il racconto di ricordi passati e attuali.

Gravidanza: i benefici del massaggio prenatale

Durante la gravidanza il massaggio prenatale dona benessere a mamma e bambino.

Alcune donne temono il massaggio durante la gravidanza. Il massaggio prenatale, al contrario, praticato da professionisti, viene sempre più consigliato da ginecologi ed ostetriche ed è specificatamente studiato per le donne in dolce attesa .

Invito tutte le mamme in attesa ad lasciar trascorrere i primi tre mesi di gravidanza prima di farsi massaggiare, per prudenza, anche se si può effettuare un massaggio dal primo al terzo mese di gravidanza, ma in questo caso solo avendo chiesto il parere scritto del proprio medico di fiducia.

Donarsi una coccola, una attenzione, un momento di relax durante il periodo della gravidanza è un dovuto gesto di amore non solo verso se stessi, ma anche verso il nascituro. Anche quando tutte le attenzioni sono per il bambino in arrivo una gentile attenzione e cura nei confronti della mamma si trasforma in un salutare e benefico aiuto psico-fisico nel portare a termine felicemente la propria attesa.

Il massaggio prenatale aiuta a ridurre l’ansia e lo stress durante la gravidanza perché provoca una diminuzione della produzione di noradrenalina e di cortisolo (ormoni produttori dello stress), tonifica i muscoli della colonna vertebrale riducendo il mal di schiena e dona sollievo dalla fastidiosa pesantezza delle gambe.

Quale tecnica di massaggio è più indicata?

Il massaggio prenatale con azione linfodrenante è la tecnica più appropriata durante la gravidanza.

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