La digitopressione è la stimolazione con le dita, a volte con i gomiti, di specifici punti del corpo, quindi senza l’uso di aghi come nell’agopuntura. Questa tecnica ha radici antiche, risalenti alla medicina tradizionale cinese e si è evoluta fino ad oggi a tal punto da essere utilizzata come una efficace tecnica nei trattamenti praticati negli studi di fisioterapia, di massaggi professionali e di kinesiologia.
Questa stimolazione pressoria viene eseguita con modalità e fini diversi, ma si stratta sempre di digitopressione. Qui di seguito si evidenziano solo alcune metodologie di digitopressione, sufficienti a farci comprendere l’importanza e le sfumature del suo utilizzo.
Nell’antichità la digitopressione veniva esercitata dalla Medicina Tradizionale Cinese su specifici punti energetici dei Meridiani al fine di far scorrere l’energia Qi lì dove si evidenziava un blocco o un rallentamento del flusso, o una situazione di iper o ipo energia.
Dagli anni ’60 la Kinesiologia introduce l’utilizzo della digitopressione come tecnica per riequilibrare squilibri evidenziati dai Test Muscolari su muscoli, organi e ghiandole. La Kinesiologia esercita infatti una pressione sui Punti Neurovascolari, detti Riflessi di T.J. Bennet, e sui Punti Neurolinfatici, detti Riflessi di F. Chapman. Inoltre fa propria la pratica della digitopressione sui punti di agopuntura dei meridiani basandosi teoria della medicina tradizionale cinese dei “Cinque Elementi”.
La digitopressione può influire beneficamente sulla gestione di problematiche emozionali, ansia e stress. Esistono infatti precisi punti sui quali una pressione esercitata può causare un rilascio della tensione emotiva traumatica accumulata o memorizzata, semplicemente, per esempio, appoggiando il palmo della mano, per il tempo necessario, sulla fronte ed il palmo dell’altra sulla nuca, mantenendo un contatto con l’ombelico (Tecnica di Alleviamento dello Stress Emotivo)
Un’altra forma di digitopressione è la compressione ischemica, detta anche “Trigger Point Pressure Release”, ordinariamente eseguita col pollice o con il gomito al fine di decontrarre una banda tesa, particolarmente lì dove a livello tattile si evidenzia la presenza di un Trigger Point il quale, se attivo, risulta doloroso a volte anche al semplice sfioramento. Questi punti Trigger compaiono a seguito di un sovraccarico muscolare o ad un trauma diretto o a microtraumi ripetitivi e spesso non sono localizzati sul punto dove il cliente riferisce la sensazione di dolore.
Una ulteriore forma di digitopressione è quella che va a lavorare sull’Apparato Miofasciale del corpo al fine di rendere una fascia densificata fluida al momento. Questa azione dei polpastrelli delle dita, delle nocche e a volte dei gomiti sulla fascia è fondamentale per il ripristino delle funzionalità dei muscoli e delle articolazioni. Il metodo di Luigi Stecco riveste un ruolo di spicco in questa tecnica.
La digitopressione è una tecnica manuale di assoluta importanza al fine di riportare in omeostasi diversi fattori fisiologici ed emozionali in squilibrio attraverso una mirata stimolazione dei tessuti. Questa stimolazione è sufficiente a promuovere quelle risposte fisiologiche ed energetiche finalizzate ad alleviare gli stati dolorosi ed infiammatori e orientare tutto l’organismo verso un evidente recupero del benessere in modo naturale.
La digitopressione non è mai una operazione meccanica scontata, da attuare in modo uguale su qualsiasi regione del corpo, in certe aree essa deve essere molto delicata. Praticare la digitopressione richiede anni di formazione e di esperienza, una ottima conoscenza dell’anatomia e dei processi fisiologici, assieme a sensibilità tattile e ascolto. È importante, infatti, individuare l’area di digitopressione con la massima precisione, quella da cui si originano dolori e disfunzioni.
Le sensazioni tattili unite alla tolleranza e percezione di dolore da parte del cliente rivestono un importante ruolo di feedback nel corso della digitopressione. Il dolore va infatti sedato in modo tale che l’azione di digitopressione possa essere progressivamente intensificata.
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